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#RUST.
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outfit-listening to
Dieci e mezza del mattino. Ecco l'ora in cui mi decisi di svegliarmi e alzarmi da letto, come se il giorno prima avessi fatto baldoria o chissà cosa. Guardai un'altra volta l'orologia per controllare che non avessi visto male, niente, era davvero così tardi. Mi alzai sbuffando dal divano, visto che non avevo una camera mia, e, attraversati tutti i libri e le riviste buttate a terra neanche fosse passato un uragano, mi diressi in cucina, ancora sbuffando. Scratch correva da una parte all'altra come un ossesso e mi sentii un po' in colpa per questo, la sera prima non gli avevo dato da mangiare e quella mattina neanche.
Abbandonai quindi tutto il mio "sbuffo-mode" per dedicarmi a lui e poi alla mia colazione -Oggi si va in cerca di lavoro, piccolo. Non mi rispose, era evidentemente offeso, quel maleducato di un topo.
Vestita, truccata e tutto il resto mi misi il violino in spalla e i Crystal Castles nelle orecchie. Girai per diversi locali e bar ma evidentemente nessuno era alla ricerca di qualcuno che suonasse un po' di elettronica decente dal vivo. O comunque, nessuno che suonasse elettronica decente dal vivo con dei capelli rosa shocking. Entrai così al Mclarance, il barista era mio amico da anni e sapevo che non avevano bisogno di personale, così mi buttai semplicemente sui divanetti in fondo alla sala, gli unici liberi.
Mi chiese se andasse tutto bene, ma evidentemente dalla mia faccia aveva già capito la risposta, così si limitò a portarmi il solit espressino freddo con panna.
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perharps.
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Mi svegliai due volte quella mattina, la prima erano circa le sei e mezza e, realizzato che era decisamente troppo presto per provare a fare qualunque cosa, mi rimisi a dormire, non prima di essere andata a fare pipì; alle nove e un quarto il sole aveva già illuminato bellamente l'appartamento così decisi di muovere il mio dolce culo per fare qualcosa. Aprii il frigorifero in cerca di cibo commestibile ma mi ricordai che avevo dimenticato di fare la spesa, di nuovo. forse era solo colpa del mio inconscio.
Uscii di casa indossando la prima maglia che mi capitò a tiro e un paio di pantaloncini strappati e macchiati di vernice sul posteriore.
Prima di uscire di casa per dirigermi verso il primo bar che mi trovassi davanti, mi diedi un'occhiata allo specchio nell'entrata: i capelli, che avevo maestralmente tagliato in modo che il collo fosse completamente libero, erano spettinati all'inverosimile così decisi di passarci la mano alla bene e meglio mentre nel mio cervello si accese la riserva per il caffè.
Mclarence, così si chiamava il locale da cui un'orda di gente usciva accompagnata dai loro caffè, entrai constatando che anche dentro era pieno come un uovo, solo dei divanetti in fondo erano liberi, ah no. una ragazza dai capelli rosa li occupava, beh in realtà ne occupava uno e io avevo bisogno di sedermi quindi, presa la mia tazza di bevanda calda mi avvicinai con un grande sorriso per ingraziarmela. Quei divanetti sembravano comodi
Hey, scusa, è un problema se mi siedo? sai è tutto occupato quì intorno...
dissi facendo una smorfia verso il resto dei tavolini.. -
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Scrollai le spalle e spostai il violino dal divanetto di fianco al mio per farle spazio. -Tranquilla, siedi pure, il locale non è mica mio- le sorrisi e misi il violino per terra, di verticale incastrato tra le gambe. Un po' complicato, ma mi permetteva di bere decentemente quel dannato espressino, per lo meno. -Magari lo fosse aggiunsi poi un po' borbottando, un po' sospirando Almeno avrei uno stramaledetto lavoro-.. -
perharps.
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Annuii per ringrazarla e mi sedetti, sprofondando nei divanetti, allungai una mano verso il mio caffè mentre percepivo i mormorii della ragazza.
Lavoro, ah si, divertente, anche io avrei dovuto trovarmene uno, tra la scuola di recitazione, il nuovo appartamento e le cose che mi sarebbero servite per condurre una vita, prima o poi avrei avuto pisogno di soli, forse più prima che poi.
Sprofondai nei cuscini ancora di più a quel pensiero, dovevo inventarmi qualcosa, forse se avessi provato qualche casting...ma non potevo neanche vivere di quello all'inizio.
Benvenuta nel club.
borbottai alzando lo sguardo per osservarla meglio, quei capelli erano davvero magnifici.. -
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perharps.
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Cosa cercavo? Ah be, avrei davvero voluto partecipare a qualche casting, questo era quello che avrei davvero voluto fare ma una parte di me aveva troppa paura di fallire, di rimanere mediocre e in più sentirselo dire.
lei invece, a quanto pareva, era una violinista, feci scendere lo sguardo verso la custodia tra le sue gambe e si, decisamente non me lo vedevo un violinista suonare da solo, forse solo a Central park, per racimolare qualche dollaro per il pranzo.
Io in realtà...non ho mai davvero pensato a me come una cantante, sai preferisco recitare.
feci un'altra smorfia e continuai
Ma non è quello che cerco adesso, intendo che non sono così idiota da pensare di pagarmi l'appartamento con questo ora...
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SPOILER (clicca per visualizzare)Che cretina credevo di aver risposto =__= comunque questo è l'ultimo post per oggi, vado a studiare~
Mi girai verso il bar con aria un po' sognante. Avevo sempre voluto suonare, diventare veramente brava in quella roba. Continuare la mia passione come lavoro, ecco. Ma forse ora il non aver conseguito un'Università si stava facendo sentire come un peso, avrei dovuto sentire i miei genitori e non fare il conservatorio. Un sogno è pur sempre un sogno continuai più a bassa voce.. -
perharps.
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un sogno è sempre un sogno.
Fino a quando non lo trasformi in realtà, no? Quando dicevo che non mi voglio buttare subito intendevo che voglio buttarmi appena riesco minimamente a sopravvivere. Non sopporterei una vita senza quello che amo fare.
E queste perle di saggezza al mattino erano davvero spettacolari
Sei brava col violino?
domanda stupida, se cerca un lavoro con quello è ovvio che non abbia inziato l'altroieri, però dall'altra parte ne era pieno il mondo di persone che pensano di saper fare bene una cosa solo sentendone il nome.
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Uscii dalla custodia del violino il mio borsellino a forma di rana e iniziai a contare gli spicci, anche se mentalmente stavo solo pensando a che pezzo fare e se avessi delle basi sul telefono. Probabilmente avrei dovuto farle qualcosa di più classico, senza una base. Sbuffai, non mi piaceva molto suonare roba tradizionale. Sarei comunque andata a suonare, ragazza a seguito o meno, non era il pubblico quello che mi preoccupava.. -
perharps.
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SPOILER (clicca per visualizzare)scusa per il ritardo -.- *si fustiga*
Di certo era diversa da lei, come da me: la popolazione femminile era seduta a gambe accavallate, con la borsa coordinata a qualche altro accessorio dal nome sconosciuto mentre la popolazione maschile cercava di spiccare e farsi riconoscere ma con il risultato che sembravano tutti una massa di pecore.
Feci una smrofia al pensiero e ringraziai mentalmente di essere chi ero, quasi non mi accorsi che l'apparente violinista era diretta verso la cassa, feci lo stesso e pagai il mio caffè e comprando un muffin da sgranocchiare per la strada. Varcata la porta, con la curiosità di sentire le capacità della ragazza, andai addosso solo a due persone e per fortuna nessun caffè mi fu versato addosso.
Hey hey,a spettami, voglio sentirti
dissi con troppa euforia saltellando verso dii lei. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Facciamo così, visto che non ci sarò per parecchio, quando torno continuiamo la role in central park e questa per ora la facciamo chiudere :b
Che ne pensi?. -
perharps.
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SPOILER (clicca per visualizzare)ma certo ù__ù buona vacanza ^-^. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Apri quando vuoi il post! Poi metti qui il link ).